Nel 2015, Milano ha ospitato uno degli eventi più importanti del decennio: Expo Milano 2015, l’Esposizione Universale dedicata al tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.

Un viaggio che continua… tra memoria, architettura e sapori

Tra i padiglioni più apprezzati per originalità e contenuti c’era quello dell’Uruguay, che per sei mesi ha accolto milioni di visitatori con un messaggio semplice e potente: uno stile di vita sostenibile, naturale e umano è possibile.

Un padiglione tra natura, sostenibilità e accoglienza

Il padiglione Uruguay era un’architettura lineare, elegante, costruita con materiali sostenibili e progettata per richiamare i valori fondamentali del paese sudamericano: rispetto per l’ambiente, inclusione sociale, agricoltura etica e cultura del cibo condiviso.

L’allestimento, curato nei minimi dettagli, raccontava la ricchezza agroalimentare dell’Uruguay, la qualità delle sue esportazioni e il forte legame tra il cibo e l’identità del suo popolo.
Non era solo uno spazio da osservare: era uno spazio da vivere, con aree verdi, legno naturale, immagini evocative e persino momenti musicali e culturali.

Visitatori da tutto il mondo ne ricordano ancora l’atmosfera calda, accogliente, diversa. Un luogo dove fermarsi non solo a guardare, ma a riflettere. E, perché no, anche a sognare.

La fine di Expo… e l’inizio di una nuova storia

Quando Expo si è conclusa, molti padiglioni sono stati smantellati, dispersi o dimenticati. Ma non quello dell’Uruguay.
Un’idea visionaria e un grande atto di recupero architettonico hanno permesso a quel padiglione di sopravvivere. È stato smontato con cura, trasportato e ricostruito a Origgio, in Lombardia, dove oggi vive una seconda vita come ristorante El Primero.

Sì, proprio il ristorante in cui oggi puoi gustare le empanadas, la picaña, il chivito e i migliori tagli uruguaiani alla brace. La sua struttura, i materiali, la disposizione degli spazi: tutto racconta ancora le sue origini.

Da spazio espositivo a luogo di incontro

Trasformare un padiglione in un ristorante è stata una sfida creativa. Non si trattava solo di “riutilizzare” uno spazio: si trattava di preservarne l’anima, e farla evolvere in qualcosa di nuovo.
Oggi quel padiglione continua a parlare di Uruguay, sostenibilità, condivisione, apertura. Lo fa in modo diverso: attraverso il cibo, la convivialità e l’esperienza gastronomica.

Non è solo un luogo in cui mangiare bene: è un luogo che custodisce memoria. Quando ti siedi da El Primero, stai entrando in un pezzo autentico di storia recente, in un simbolo architettonico di come la cultura possa attraversare il tempo e reinventarsi.

Ti aspettiamo per scoprire un luogo unico in Italia

El Primero non è un ristorante qualsiasi. È l’unico ristorante uruguaiano in Italia nato da un padiglione dell’Expo, testimone di un’epoca, portatore di valori e sapori che oggi vivono e si evolvono ogni giorno.

Vieni a scoprirlo di persona. Ti aspetta un’esperienza gastronomica autentica, ma anche un viaggio attraverso la bellezza della trasformazione.